mercoledì 8 novembre 2017

workshop Natalizi


Quest'anno per Natale ho incredibilmente deciso di muovermi per tempo.. o quasi :) visto che ormai pare che come finisce l'estate il tempo vola e, guarda un po', poco più di un mese è il 25 (e io devo ancora scrivere i post sulla conferenza a Honolulu ehm).. comunque a dicembre organizzerò due o tre giornate presso il mio studio nel centro storico di Avigliana (TO) per preparare insieme dei biglietti di auguri-regalini!



Ogni partecipante avrà a disposizione due blocchetti di legno di formato 11x15cm (l'idea è di preparare qualcosa di semplice, utilizzando una matrice neutra come sfondo) e una ventina di fogli di carta giapponese su cui stampare i propri biglietti.



Il corso dura dalle 10.00 alle 18.00 con un'ora di pausa pranzo, mentre durante la giornata ci saranno tè e biscottini in quantità.



L'atelier è piccolo, quindi ci saranno massimo 4 persone per ogni corso!

Al momento le date disponibili sono:
9, 10 e 16 dicembre.

Per qualsiasi altra informazione e per iscrizioni potete scrivermi all'indirizzo:
maracozzolino(at)gmail.com






martedì 9 maggio 2017

due corsi estivi

Comunicazione di servizio: quest'estate terrò due corsi "lunghi" di 5 giorni, prima al Masetto e poi a Sarmede e ne sono felicissima.
I corsi saranno entrambi molto più approfonditi rispetto ai soliti corsi base da week end ed entrambi rivolti anche a chi non ha mai fatto xilografia o altre tecniche di stampa... ma a parte questo non potrebbero essere più diversi.

foto scattata da Giulia Mirandola durante il corso di xilografia del 2016

Il primo " Xilografia Giapponese nel paesaggio di montagna" si terrà dal 11 al 15 luglio al Masetto, splendida realtà ideata da Giulia e Gianni, piccolo maso incastrato nella montagna non troppo distante da Rovereto e idea illuminata: al Masetto si può dormire, mangiare e seguire workshops rimanendo sempre immersi nella natura.

Proprio per sfruttare queste sue caratteristiche uniche insieme a Giulia abbiamo pensato ad un corso incentrato sul paesaggio: Hokusai per primo con le sue "36 vedute del monte Fuji" ha avuto la brillante idea di sfruttare la xilografia giapponese per rappresentare il paesaggio e da allora fino ai giorni nostri molti degli artisti che si sono cimentati  con questa tecnica non hanno resistito alla tentazione di usarla per ritrarre vedute meravigliose: noi ci faremo ispirare da stampe più o meno antiche e dalla natura che ci circonda. E' prevista un'uscita per disegnare e prendere ispirazione e poi si tornerà nelle aule per imparare tutti i segreti della tecnica e trasformare in xilografia le nostre idee. La componente completamente atossica e senza solventi della xilografia giapponese inoltre si sposa perfettamente con l'idea di turismo ecologico e sostenibile su cui si basa il Masetto.

Il corso è base ed è indirizzato a tutti, non è necessario aver praticato alcuna tecnica incisoria o avere particolari doti di disegno.
Tutte le info e i contatti qui:
http://www.ilmasetto.com/project/xilografia-giapponese-nel-paesaggio-di-montagna/

***



Il corso di Sarmede ha per titolo "L'haiku, fiore della poesia giapponese" e sarà il mio primo corso lungo qui dopo l'esperienze dei due corsi invernali. Indirizzato a chi ha basi di illustrazione o ha già frequentato altri corsi a Sarmede, il corso ha come fine la realizzazione di una stampa per la partecipazione alla Mostra Immagini della Fantasia 35. 

Anche qui il corso è di tecnica base e non è necessario avere precedenti esperienze di stampa; vedremo insieme tutte le fasi della tecnica e in autonomia si realizzerà una stampa avente come tema un haiku (i diversi haiku saranno distribuiti a inizio corso).
Tutte le info e i contatti qui:
http://www.sarmedemostra.it/component/content/article/4-ita/1260-corso-sul-tema-dellanno-cozzolino-2017.html


Io sono super carica e non vedo l'ora!!!

venerdì 5 maggio 2017

la mia prima volta a Udine



Lo scorso week end sono stata a Udine, invitata a tenere un corso presso lo Spazio Oblò che ha sede in una meravigliosa villa storica, Casa Giacomuzzi Moore dell'architetto Angelo Masieri e già avere la possibilità di lavorare due giorni in un contesto del genere mi sarebbe bastato :)


Il corso però è stato più di questo, a cominciare da Silvia Paoli Tacchini, organizzatrice premurosa e attenta che si è presa cura di me e degli allievi in questi due giorni.


Gli allievi hanno realizzato tutti cose bellissime.. qualcuno si è dedicato di più all'intaglio mentre qualcuno alla stampa, tutti hanno sperimentato il più possibile.. due giorni per imparare la xilografia giapponese sono sempre molto tirati, ma tutti hanno usato davvero al meglio il tempo a loro disposizione e mi pare che la domenica sera fossero molto contenti dei risultati ottenuti.

Io da questi week end esco sempre esausta (i 1100km di viaggio totale tra andata e ritorno non hanno aiutato) ma incredibilmente arricchita: quello che imparo dagli esperimenti dei miei allievi è impagabile.



Con Silvia stiamo già pensando al prossimo corso, e io non vedo l'ora di tornare <3 per maggiorni informazioni potete scrivere a: info@spaziooblo.it





giovedì 27 aprile 2017

parliamo di carta - seconda parte con sorpresa

Rieccomi a parlare di carta dunque, e se nello scorso post abbiamo visto un'introduzione al meglio del meglio della carta Giapponese, qui potrete trovare qualche indicazione per i vostri primi acquisti e tentativi.

Non credo ci sia bisogno di dirlo, ma ovviamente la carta è importantissima per ottenere dei buoni risultati, e una volta che si prova a stampare con del vero kozo fatto a mano è difficile tornare indietro: però la buona carta giapponese costa cara e non è facile da reperire, in più a mio parere soprattutto agli inizi è molto importante fare più prove e pasticci possibili per imparare a stampare bene dunque usare una carta costosa da subito non è sempre una buona idea: questo post e il seguente vogliono essere un aiuto per chi è agli inizi: tutte le carte che ho provato e di cui parlerò hanno un ottimo prezzo e vanno davvero bene e sono quasi tutte reperibili in Europa (oltre ad essere "pronte all'uso" non avendo bisogno di essere collate in superficie).

Altra premessa tediosa: le prove sono state tutte fatte nello stesso giorno, utilizzando sempre le stesse 3 matrici che compongono questa piccola riproduzione del Fuji Rosso di Hokusai, i colori usati sono acquerelli Winsor & Newton e colla nori fatta in casa: col senno di poi avrei dovuto bagnarle in modo diverso tra loro a seconda della grammatura e infatti in uno o due casi la carta è risultata un po' troppo bagnata.

campioni di Le Papiers de Lucas

E ora cominciamo da quella che è stata per me la scoperta di fine 2016, ovvero il negozio online di Les Papiers de Lucas in Francia: questo sito ha davvero molti prodotti interessanti, oltre a tantissimi tipi di washi con un'ottima scelta e diversificazione in fatto di qualità e prezzo.

Mi sono fatta inviare alcune delle carte più economiche adatte alla Moku Hanga e le ho trovate tutte validissime: potete vedere i risultati nella foto qui sopra, mentre elenco qui sotto nomi e descrizione:

1- Shirabaka: 100gr. misure foglio 109x78cm, costo per foglio 4,80€
2- Masa Awagami: 86gr. misure foglio 79x53cm, costo per foglio 1,20€
3- Genshi: 68gr. misure foglio 67x100cm, costo per foglio 5€
4- Satogami: 80gr. misure foglio 70x100cm, costo per foglio 4,20€

A parte la Genshi che essendo molto sottile è un po' più difficile da maneggiare delle altre per chi comincia (andava per questo bagnata un po' meno), sono tutte validissime: in particolare la Masa l'avevo già usata in vari corsi, e se al tatto sembra un po' troppo liscia e lavorata in realtà stampa molto bene ed è decisamente quella con il miglior rapporto qualità/prezzo.
La mia preferita però è stata senz'altro la Shirabaka che è un po' meno sbiancata e assorbe molto bene il colore.
Tutte queste carte si trovano anche in formato A4 per chi volesse prendere diversi fogli per provarli.

E qui arriva la sorprese del titolo: Jacques, il gentilissimo titolare di Le Papiers de Lucas, offre ai lettori del blog uno sconto del 15% sui vostri acquisti superiori ai 30€ utilizzando in codice sconto AVIGLIANA.
Io sono entusiasta all'idea e corro a fare un po' di scorte per i prossimi corsi.

Nella terza e ultima parte vi mostrerò le prove fatte su dei campioni inviatimi dall'artista Andrew Stone e su altre carte acquistate in Inghilterra e Giappone.
Alla prossima!









giovedì 20 aprile 2017

parliamo di carta - prima parte


Inizio con questo una serie di piccoli post sugli strumenti e sui materiali che in genere consiglio ai miei corsi: il discorso carta è decisamente complicato, quindi ho pensato di togliermi subito questo tarlo, in più ho avuto la fortuna di poter provare di recente un po' di campioni di carte scolastiche e volevo condividerne i risultati.

L'intenzione iniziale era di farvi un solo post, ma mentre scrivevo l'introduzione mi sono accorta che avrei dovuto tagliarne gran parte e quindi ecco la scelta di dividerlo in due, cominciamo quindi in questo post con una spiegazione su cosa sia esattamente e come venga prodotta la più pregiata carta giapponese mentre nel prossimo post vi parlerò dei risultati dei test da me effettuati su carte più economiche prodotte a macchina.


La carta giapponese, nota come washi è senz'altro una delle meraviglie che vengono dal Sol Levante, non a caso dal 2014 fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Contrariamente a quanto si crede la carta giapponese non è fatta di fibre di riso, bensì con tre diverse fibre chiamate Kozo, Gampi e Mitsumata. Di queste il Kozo, ovvero gelso selvatico, è certamente la più preziosa. Il gelso ha una fibra molto lunga e resistente e crea una carta sottile ma incredibilmente elastica e resistente all'umidità e alla pressione.
La carta così creata è molto resistente e viene utilizzata nei più svariati modi, dal restauro e rilegatura di libri antichi alla creazione di lampade e pannelli-tende, fino alla stampa o la pittura su carta (sumi-e).


In autunno si procede alla raccolta dei ramoscelli di gelso: da questi dopo un lungo processo che richiede precise e ripetute macerazioni,raschiature e lavaggi, eseguiti tutti a mano, si ricava la fibra a cui viene aggiunta una radice mucillaginosa chiamata neri: entrambe vengono messe in grandi vasche contenti acqua pulitissima.

Ogni foglio viene poi creato a mano usando degli speciali telai in bambù immersi e agitati energicamente in questo impasto di fibre e acqua.
La carta che si ottiene dalle fibre di Kozo è la più adatta alla xilografia in quanto estremamente resistente e molto “elastica”, ma anche molto assorbente e deve essere trattata con una speciale mistura di colla e allume (chiamata dosa in giapponese o sizing in inglese) prima che possa essere utilizzata: questa fase aiuta anche il colore a fissarsi meglio nella carta ed è per questo motivo che le stampe Ukiyo-e sono arrivate a noi ancora con colori brillanti e intensi. E' molto importante specialmente quando si è all'inizio e si compra carta fatta a mano controllare se si sta comprando della carta già collata: se il sito da cui state comprando è in inglese controllate che ci sia la dicitura "sized" mentre per i siti giapponesi che ci sia la parola "dosa".


Nel prossimo post i miei consigli sulle carte con il miglior rapporto qualità prezzo per cominciare a stampare! 



lunedì 10 aprile 2017

un altro video



In questo periodo mi sono stati inviati un po' di campioni di carta scolastica, e dopo averli pian piano provati vi sto preparando un post... si tratta di carte abbastanza economiche e che non sono affatto male per cominciare quindi rimanete all'ascolto.

Intanto però nell'attesa vi lascio un altro video davvero interessante, questa volta si tratta di una dimostrazione da parte del maestro stampatore Keiji Shinohara davvero molto bella su tre tecniche di stampa decisamente raffinate, l'atenashi bokashi (un particolare tipo di sfumatura circolare), l'embossing (che consiste nello stampare una matrice senza colore, in modo che ci sia solo il calco sulla carta delle forme intagliate, molto usata per le texture delle stoffe o per i fiori) e per ultimo stampare con la mica (una polvere minerale che dona un effetto brillante molto bello). 

Io l'ho trovato interessantissimo, e come dice l'artista April Vollmer, dal cui profilo facebook ho scoperto l'esistenza del video, non si finisce mai di imparare.

Blogger continua a non supportare video al di fuori di YouTube quindi vi incollo il link qui sotto: buona visione!





martedì 21 febbraio 2017

chi può fare un corso a Tokyo?

Ho avuto la fortuna di conoscere il bravissimo artista Katsu Yuasa a Tokyo più o meno tre anni fa per la seconda Conferenza Internazionale sulla Mokuhanga, e quest'anno durante il mio breve soggiorno in Giappone sono stata nel suo studio a est di Tokyo per un breve e intenso workshop sull'affilatura degli strumenti.



Inutile dire che mi sono divertita tantissimo e che in una sola mattinata Katsu mi ha aiutato a risolvere (parte, ma non per sua colpa :) ) dei miei ancora grandi problemi di affilatura delle sgorbie.. insomma se avete la fortuna di trovarvi a Tokyo e volete vedere il suo studio e avere la possibilità di apprendere da un artista davvero bravo, non lasciatevi sfuggire l'occasione.




E per i meno fortunati che non hanno in previsioni viaggi in oriente lascio questi due video, dove potete ammirare le sue incredibili capacità di intaglio e di stampa.
Buona visione!

EDIT: proprio oggi dopo la pubblicazione del post Katsu ha pubblicato questo video sull'affilatura degli strumenti.. lo aggiungo in modo da poterli ritrovare tutti con facilità.


martedì 14 febbraio 2017

il mio primo corso da Spazio B**K




c'è ancora qualcuno che non conosce Spazio B**K a Milano? secondo me no, ma nel caso avete un link a cui fare riferimento per colmare la vostra lacuna, e scoprire le meraviglie che fanno Chiara e Diletta nella loro "libreria ma non solo".



Lo scorso week end ho tenuto da B**K il mio primo corso, ed è stato bello e intensissimo.
12 allieve hanno avuto due giorni per provare a giocare con la stampa Giapponese per la prima volta, e sono state bravissime.


Quando torno da week end come questi, se da un lato sono davvero stanca, dall'altro sono felice e carica di idee e di voglia di fare (e per fare solo un esempio, l'idea di aprire un nuovo blog, questo blog, mi è venuta in treno mentre stavo andando a Milano).


Vi lascio qualche immagine del corso, e intanto vi annuncio che con Chiara e Diletta molto probabilmente replicheremo il prossimo anno!






Utamaro in video



mi sembra cosa buona cominciare con un bel video: questa meraviglia faceva parte del video esplicativo della tecnica che spiegava le stampe Ukiyo-e alla mostra di Milano su Hokusai (e Hiroshige e Utamaro) terminata da poco.. ce n'è purtroppo solo una parte e io sono alla continua ricerca dei resto, ma intanto godetevi questo che mostra come nasceva la stampa raffigurata qui sopra di Utamaro.

https://vimeo.com/48462944

PS Blogger non supporta Vimeo e il video su Youtube non credo ci sia, quindi dovete cliccare sul link per godervelo :)



lunedì 13 febbraio 2017

un altro blog




Quando nel 2011 iniziai l'avventura della Mokuhanga decisi di iniziare a curare un blog dove raccontare, come in un diario, tutte le scoperte e gli esperimenti fatti con questa tecnica meravigliosa. 

Ho accudito e amato quello spazio per quasi 4 anni, ma poi con il tempo il suo scopo principale è venuto meno e ho quindi deciso a malincuore di smettere di aggiornarlo (anche se lui è ancora lì, a riportare tutti i miei sbagli, pasticci e entusiasmi).

Tre anni fa più o meno ho iniziato ad organizzare i miei primi corsi. Da allora, progressivamente, questi sono diventati via via più frequenti, e sempre più persone mi scrivono incuriosite da questa bellissima tecnica; e se solitamente parlo dei miei corsi passati e futuri sulla mia pagina facebook, penso sia più facile e interessante avere un posto fisso dove allievi passati e futuri , ma anche solo curiosi, possano aver accesso a informazioni, curiosità, video e... vedremo cos'altro ancora.

Eccomi qui quindi, di nuovo.
Sono felice.