Visualizzazione post con etichetta tecnica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta tecnica. Mostra tutti i post

martedì 6 luglio 2021

Cronache dagli ultimi corsi - 6

 Dal momento che Facebook pare ormai deciso a cancellare i miei post, ho deciso di pubblicare qui qualche immagine degli ultimi corsi base tenuti di recente presso il mio atelier: un piccolo promemoria che serve anche a chi sta riflettendo se partecipare ad un mio corso e in che modalità.


E. ha partecipato al primo corso post pausa Covid: il corso era un regalo, particolarmente gradito giudicando dall'entusiasmo di E. durante il workshop. Come spesso accade ci siano ispirati ad una stampa sosaku hanga del grandissimo Kiyoshi Saitō e il risultato è stato davvero bello. E. era entusiasta e le sue stampe bellissime.



Con V. abbiamo fatto un lavoro un po' diverso e per me divertentissimo: laureanda in restauro, V. voleva preparare delle stampe per la sua tesi sugli Ukiyo-e e sulle stampe giapponesi. Abbiamo parlato a lungo di carta e sperimentato con diversi tipi, lei ha lavorato su forme e pattern ed è riuscita in poco tempo a stampare davvero una marea di lavori per la sua tesi.


Infine M., anche lei partecipante ad un corso di 2 giorni, anche lei innamorata del Giappone. Per lei non poteva che essere un piccolo monte Fuji il soggetto ideale. M. ha intagliato delle matrici abbastanza semplici, ma è nella stampa che si è rivelata veramente brava, cogliendo al volo tutti i gesti e dosando con attenzione acqua e colore.

Che altro dire, io ogni volta dai miei allievi imparo moltissimo e l'entusiasmo che mi trasmettono mi ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, il mio entusiasmo al mio primo contatto con la xilografia giapponese.
L'estate è ancora lunga, ci sono tante date disponibili per organizzare insieme il vostro corso di xilografia.


giovedì 20 aprile 2017

parliamo di carta - prima parte


Inizio con questo una serie di piccoli post sugli strumenti e sui materiali che in genere consiglio ai miei corsi: il discorso carta è decisamente complicato, quindi ho pensato di togliermi subito questo tarlo, in più ho avuto la fortuna di poter provare di recente un po' di campioni di carte scolastiche e volevo condividerne i risultati.

L'intenzione iniziale era di farvi un solo post, ma mentre scrivevo l'introduzione mi sono accorta che avrei dovuto tagliarne gran parte e quindi ecco la scelta di dividerlo in due, cominciamo quindi in questo post con una spiegazione su cosa sia esattamente e come venga prodotta la più pregiata carta giapponese mentre nel prossimo post vi parlerò dei risultati dei test da me effettuati su carte più economiche prodotte a macchina.


La carta giapponese, nota come washi è senz'altro una delle meraviglie che vengono dal Sol Levante, non a caso dal 2014 fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Contrariamente a quanto si crede la carta giapponese non è fatta di fibre di riso, bensì con tre diverse fibre chiamate Kozo, Gampi e Mitsumata. Di queste il Kozo, ovvero gelso selvatico, è certamente la più preziosa. Il gelso ha una fibra molto lunga e resistente e crea una carta sottile ma incredibilmente elastica e resistente all'umidità e alla pressione.
La carta così creata è molto resistente e viene utilizzata nei più svariati modi, dal restauro e rilegatura di libri antichi alla creazione di lampade e pannelli-tende, fino alla stampa o la pittura su carta (sumi-e).


In autunno si procede alla raccolta dei ramoscelli di gelso: da questi dopo un lungo processo che richiede precise e ripetute macerazioni,raschiature e lavaggi, eseguiti tutti a mano, si ricava la fibra a cui viene aggiunta una radice mucillaginosa chiamata neri: entrambe vengono messe in grandi vasche contenti acqua pulitissima.

Ogni foglio viene poi creato a mano usando degli speciali telai in bambù immersi e agitati energicamente in questo impasto di fibre e acqua.
La carta che si ottiene dalle fibre di Kozo è la più adatta alla xilografia in quanto estremamente resistente e molto “elastica”, ma anche molto assorbente e deve essere trattata con una speciale mistura di colla e allume (chiamata dosa in giapponese o sizing in inglese) prima che possa essere utilizzata: questa fase aiuta anche il colore a fissarsi meglio nella carta ed è per questo motivo che le stampe Ukiyo-e sono arrivate a noi ancora con colori brillanti e intensi. E' molto importante specialmente quando si è all'inizio e si compra carta fatta a mano controllare se si sta comprando della carta già collata: se il sito da cui state comprando è in inglese controllate che ci sia la dicitura "sized" mentre per i siti giapponesi che ci sia la parola "dosa".


Nel prossimo post i miei consigli sulle carte con il miglior rapporto qualità prezzo per cominciare a stampare!