Quest'anno comincia con una serie di notizie belle e tanto lavoro, non potevo sperare di meglio.
La prima delle belle notizie e oggetto di questo post: come qualcuno avrà già notato sbirciando la pagina dei corsi, alcuni dei miei workshop di quest'anno sono sponsorizzati dalle famosissime cartiere giapponesi Awagami, che mi hanno inviato un bel pacco di carta da far utilizzare ai miei allievi.
Avrei in realtà voluto testarle da un po', ma il tempo è sempre tiranno e tra un influenza e l'altra sono riuscita a stampare delle prove adeguate solo in questi giorni: oggi vi parlo di 5 tra le carte contenute nel "Awagami Editioning paper" sample pack che contiene un totale di 10 carte di tipo diverso adatte a diverse tecniche di stampa: qui sopra l'elenco di tutte le carte con le loro specifiche con relativo esempio di stampa di diverso tipo (ce n'è per tutti i gusti, xilografia con inchiostri ad acqua, xilografia con inchiostro a olio, litografia, serigrafia, calcografia): sul retro della spiegazione una tabella che suggerisce quale carta sia adatta a quale tecnica.
Io per questa prima serie di prove mi sono lasciata consigliare dalla tabella stessa, quindi ho testato le carte che dovrebbero essere adatte per la xilografia giapponese con inchiostro ad acqua: nel post parlo anche di due carte extra, una é la Masa di cui avevo già parlato
qui e che ho usato come comparazione, essendo la carta che fino ad ora ho più utilizzato nei miei workshop (sempre prodotta da Awagami, non è presente all'interno del pack in quanto di qualità inferiore a quelle proposte), mentre la seconda è la Shiramine Select, una carta che ho avuto occasione di provare di recente dopo che mi era stata consigliata da colleghi durante la terza conferenza Internazionale sulla Mokuhanga tenutasi alle Hawaii a cui ho partecipato lo scorso ottobre, questa è presente nel pack, ed anche se non è apparentemente consigliata per la Mokuhanga si è "comportata" molto bene.
Ma arriviamo al sodo e iniziamo a parlare delle diverse carte nello specifico: ultimissimo appunto prima di cominciare, per tutte le carte ho usato le stesse matrici che uso solitamente per le dimostrazioni nei miei workshop; sono delle matrici ormai vecchiette che ho realizzato quando ho iniziato a fare Mokuhanga quasi 7 anni fa, ma che trovo nella loro semplicità ancora molto adatte a spiegare la scomposizione dei colori, il sovrapporsi degli strati e tutto quello che si riesce a fare tranquillamente in un giorno di intaglio: la pressione è stata data con un Murasaki baren medio.
Masa: (in alto a sinistra) la carta probabilmente più economica per la stampa giapponese che io abbia mai provato: è molto bianca e lascia una sensazione di carta molto industriale, ma ha un sacco di vantaggi tra cui il prezzo e il fatto che sia facile da maneggiare anche bagnata e si riesca a bagnare abbastanza facilmente (resiste ad essere bagnata troppo e rimane facile da stampare). Una volta asciutta i colori non variano troppo. Io continuo a consigliarla sulla base del "costa poco e quindi se ne può sprecare tanta senza preoccupazione", e poi quando si diventa più bravi può essere tranquillamente usata come proofing paper. Nell'esempio sopra ho stampato 2 volte il fondino azzurro, una volta tutti gli altri colori tranne l'uccellino che è stato stampato con 2 passaggi.
Il peso è 86g/m2, e la trovate
qui
Hosho Select: (in alto a destra) anche questa è molto bianca, ed è quella che mi è piaciuta meno. Non ha collatura superficiale ed andrebbe trattata (con una mistura di allume e colla di coniglio, processo che in inglese viene chiamato sizing mentre in giapponese dosa) prima dell'utilizzo, infatti lascia molti "pelucchi" ed è estremamente difficile da lavorare. Il risultato finale una volta asciutta è inaspettatamente buono e si notano in effetti solo delle sbavature nella seconda matrice del blu (parte centrale), ma da utilizzare così com'è la sconsiglierei totalmente: nell'esempio sopra ho stampato 1 volta sola ogni colore perché la carta non mi ha permesso di stratificare oltre.
Il peso è 80g/m2, non ho trovato un sito dove vendano i fogli singoli.
Bunkoshi Select: (in alto a sinistra)
Anche questa non è collata, ma si è rivelata incredibilmente valida: lascia qualche pelucchio, ma il colore rimane abbastanza brillante: mancando la colla si satura in fretta, e bisogna essere delicati nella pressione col in baren: se dovessi consigliarvi di prenderne solo un tipo non consiglierei questa, ma il color panna della carta stessa e la stampa finale non sono affatto male.
Nell'esempio sopra ho stampato 2 volte il fondino azzurro, una volta tutti gli altri colori.
Il peso è 70g/m2 e la trovate
qui.
Kozo Natural Select: (in alto a destra)
Questa è stata una rivelazione: in teoria anche questa non è collata ed essendo così leggera pensavo che sarebbe stata una delusione, ma una volta bagnata rimane abbastanza rigida e si maneggia facilmente, per quanto riguarda i colori e il risultato finale è senza dubbio il mio preferito ed ha una texture molto grezza che mi piace molto. Penso che la riutilizzerò per le mie stampe meno complesse.
Nell'esempio sopra ho stampato 2 volte il fondino azzurro, una volta tutti gli altri colori tranne l'uccellino che è stato stampato con 2 passaggi.
Il peso è 46g/m2 e la trovate
qui.
Okawara Select: (in alto a sinistra)
Anche questa di color panna, il risultato finale delle stampa mi piace molto, la trovo poco facile da maneggiare per chi è alle prime armi, assorbe molto l'acqua e diventa "molle" rendendo difficile posizionarla sul foglio mantenendo il registro. La Kozo Natural mi è piaciuta molto di più.
Nell'esempio sopra ho stampato 2 volte il fondino azzurro, una volta tutti gli altri colori tranne l'uccellino che è stato stampato con 2 passaggi.
Il peso è 51g/m2 e la trovate
qui:
Shiramine Select: (in alto a destra)
Leggermente giallina, decisamente più spessa delle altre, questa l'avevo già provata e mi piace: dato il peso è una carta decisamente facile da maneggiare, allo stesso tempo assorbe bene il colore anche con un baren medio, ha un ottimo rapporto qualità-prezzo e anche se probabilmente non riuscirei a stamparci i miei "cieli" più classici, con questa ho realizzato di recente delle stampe meno complesse da stampare e il risultato è stato molto buono: richiede un maggiore utilizzo di colla nori rispetto alle altre, il fondino azzurro, stampato senza aggiunta di colla rispetto alle altre carte, è risultato in un effetto puntinato (gomazuri) che ho cercato di correggere aggiungendo colla nei passaggi successivi ma rimane ancora piuttosto visibile.
Nell'esempio sopra ho stampato 2 volte il fondino azzurro, una volta tutti gli altri colori tranne l'uccellino che è stato stampato con 2 passaggi.
Il peso è 110g/m2 e la trovate
qui:
Conclusione: di queste la vera scoperta è stata la Kozo Natural, mi è piaciuta un sacco.. non so se la consiglierei a chi è all'inizio visto che è comunque una carta abbastanza leggera e la mancanza di colla la rende poco stabile, ma tra le stampe realizzate oggi è senz'altro quella che mi ha dato risultati più soddisfacenti. La Masa continua ad essere un ottima proofing paper, non realizzerete probabilmente i vostri capolavori con questa carta, ma potrete fare tantissime prove senza aver paura di spendere tutti i vostri risparmi. La Shiramine Select è un buon primo investimento di una carta di qualità che consiglio senz'altro a chi non è proprio alle prime armi.
Quasi tutte le carte di cui ho parlato si trovano sul sito
Les Papiers de Lucas, ricordo a tutti che Jacques Lucas, mette a disposizione dei miei allievi e lettori un codice sconto del 15% su acquisti superiori ai 30€, basta inserire il codice "AVIGLIANA" al momento del check out: ne approfitto per ringraziare Jacques che è stato disponibilissimo in questi mesi a inviarmi campioni da provare per i miei studenti.
Buone stampe a tutti!
Nota: tutte le opinioni qui riportate sono, appunto mie opinioni maturate in base alla mia esperienza con la stampa. Questo post non vuole avere assolutamente un carattere critico, ma semplicemente aiutare chi è alle prime armi a comprare carta con un po' più di facilità.