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martedì 23 febbraio 2021

workshop presso il mio studio: qualche informazione in più

Visto che ultimamente un sacco di persone mi stanno chiedendo informazioni su come siano formulati i  workshop di xilografia giapponese presso il mio studio, ho pensato di fare un post qui, per spiegare un po' le cose, sperando di aiutare meglio le persone interessate.

Premesso che i corsi individuali sono assolutamente modificabili in base alle esigenze dei partecipanti, le formule più comuni sono da 2 o 3 giorni, o per l'esattezza da 14 e da 21 ore rispettivamente. Infatti se in genere i corsi si tengono con orario 10.00-18.00 (quindi per esempio sabato e domenica tutto il giorno con un'ora di pausa),  è capitato di suddividere le giornate per chi arrivasse da più lontano, quindi il corso da 14 ore si può fare in 2 giorni, ma anche spalmato su tre, con un pomeriggio orario 14.00-18.00, uno 10.00-18.00), e una mattina con orario 10.00-13.00 (lo stesso ovviamente per le 21 ore, con 2 giornate intere e due mezze giornate).

Entrambi i workshop sono pensati per dare tutte le informazioni e affrontare insieme tutti gli aspetti che compongono la realizzazione di una xilografia giapponese, l'ideazione di un disegno adatto a diventare una stampa, la scomposizione dei colori e il trasferimento dell'immagine sulle diverse matrici, l'intaglio delle stesse e la stampa, con una parentesi verso la preparazione dei medium da usare e come trattare la carta per la stampa.

Tutti i materiali e gli strumenti che si utilizzano durante i corsi nel mio atelier sono di tipo professionale o semi professionale, e vengono forniti in prestito durante i corso; non è necessario portare nulla, se si vuole un blocco per gli appunti e un grembiule per quando di stampa; per stampare si utilizzeranno acquerello in tubetto, se si ama particolarmente lavorare con una palette di colori precisa è consigliabile portare anche i propri colori: ovviamente le matrici intagliate e le stampe realizzate rimangono di proprietà degli allievi.

E ora entriamo un po' più nel dettaglio per vedere quale possa essere il corso che più si adatta alle vostre esigenze e i vostri ritmi.

Corso 2 giorni: il corso inizia con una dimostrazione completa di come si realizza una stampa, dal disegno, all'intaglio e alla stampa finale vera e propria. A questo punto si decide insieme quale sia il disegno migliore per incominciare, analizzando le difficoltà che ci possono essere dal punto di vista dell'intaglio: in studio ci sono tantissimi libri di xilografie da usare come spunto e che possono aiutare in questo processo. Solitamente nel pomeriggio si inizia ad intagliare le matrici, processo che in genere termina il giorno seguente. 

A questo punto è ora di stampare: l'idea è quella di provare a sperimentare con la tecnica di stampa il più possibile, e quindi produrre diverso esemplari. L'ultima ora di lezione trascorre in genere in un piccolo ripasso e un approfondimento su dove comprare i materiali e gli strumenti.

In genere in questo lasso di tempo tutti riescono a realizzare una piccola stampa policroma (con 3 o 4 matrici) in formato A5 e stamparla in diversi esemplari testando diversi tipi di carte giapponesi.

Corso 3 giorni: la struttura del corso è ovviamente simile, ma anche solo una giornata in più permette di lavorare con molto più relax e riuscire ad approfondire meglio ogni fase. 

Questa volta la spiegazione avviene in due momenti, si comincia quindi da subito a intagliare e stampare una piccola matrice in formato A5, per sperimentare immediatamente cosa voglia dire utilizzare le sgorbie, produrre linee e effetti di diverso tipo, e stampare con i colori ad acqua. Dopo questa prova, avendo già ben chiari diversi aspetti della tecnica, si affronta la stampa policroma e la scomposizione in più matrici, e si incomincia a ideare la stampa da realizzare. Con un giorno in più si riesce a lavorare in un formato più grande, e spesso durante questi corsi si riesce a realizzare una vera e propria tiratura di stampa.

Corso 1 giornata: per ultimo per chi non fosse sicuro di voler trascorrere due intere giornate in studio a intagliare e stampare, é disponibile l’opzione di un giorno di corso: in una giornata vengono spiegate brevemente le basi per intagliare e stampare, ma non c’é il tempo necessario per vedere tutti gli aspetti della tecnica e poi lavorare da soli a casa. Si riesce comunque a realizzare una semplice piccola stampa in due colori e stamparne più copie.

Ovviamente queste sono delle linee generali per spiegare al meglio cosa sia fattibile in così poco tempo, ma i corsi sono modificabili e come già detto possiamo discutere insieme delle vostre esigenze.

Lingue parlate: italiano e inglese.

L'atelier si trova nel centro storico di Avigliana, "città medievale dal cuore verde" a 30 minuti di treno da Torino e facilmente raggiungibile sia in auto che con i trasporti pubblici.

Per ulteriori informazioni non esitate a contattarmi via email! 

maracozzolino@gmail.com

NB Dal momento che vengo utilizzati strumenti estremamente affilati, i corsi sono riservati ai soli adulti.


lunedì 26 febbraio 2018

Un po' di consigli a Tokyo per Mokuhanga lovers - seconda parte


Ed ecco la seconda parte sui luoghi "mokuhanga related" che più consiglio a Tokyo, potete trovare la prima parte con i negozi e botteghe qui.

Cominciamo con qualche museo...

foto dalla mia pagina instagram

Sumida Hokusai Museum
2-7-2 Kamezawa 
Sumida-ku
Tokyo
aperto da poco più di un anno, piccolo museo diventato subito famosissimo dedicato al più famoso degli artista dell'Ukiyo-e, KatsushiKa Hokusai. Il museo è situato in un quartiere tranquillo al di là del fiume Sumida, nalla zona in cui abitava Hokusai stesso. Il museo non è gigantesco, ma è molto interessante, oltre alle stampe ci sono diversi dipinti su seta e un delizioso diorama a grandezza naturale che ritrae Hokusai con la figlia. A me è piaciuto molto ed è una visita che consiglio, unica pecca forse le didascalie in inglese sono davvero poche, ma rimarrete incantati davanti alle stampe.


Hiroshige: "Kistunebi nella Notte di Capodanno sotto l'albero Enoki nei pressi di Ōji"


Museo Ukiyo-e
Ōta Memorial Museum of Art
1-10-10 Jingu-mae 
Shibuyaku 
Tokyo
Anche questo è un museo piuttosto piccolo, ma con una collezione immensa di stampe, esposte a rotazione per cui difficilmente vedrete due volte le stesse cose. Io ci torno ogni volta che sono a Tokyo, è in una zona, quella di Omotesando, che mi piace molto, fatta di piccoli negozi e deliziosi caffè. Lasciate perdere la via principale (quella dell'Apple Store per intenderci) e perdetevi nelle viuzze laterali magari fermandovi a sorseggiare un Matcha Latte.. e non mancate di fare una puntatina in questa piccola oasi di tranquillità. Toglietevi le scarpe ed ammirate da vicino delle stampe stupende. Qui ho avuto la fortuna di vedere dal vivo la stampa qui sopra che è la forse la mia preferita tra le stampe Ukiyo-e in assoluto e quindi rimane uno dei musei del mio cuore.




Edo Tokyo Museum
1-4-1 Yokoami
Sumida-ku
Tokyo
Una costruzione davvero singolare per un museo dove troverete un po' di tutto quello che riguarda la storia della nascita di Tokyo (una volta Edo). Non sempre ci sono stampe esposte e se avete poco tempo e siete davvero solo interessati alla Xilografia vale la pena controllarne il calendario. Qui però ho preso uno dei più bei cataloghi di Shin Hanga mai visti anche se mi sono persa l'esposizione stessa. La visita ne è dunque proprio valsa la pena. Anche questo al di là del fiume Sumida rimane molto vicino al museo di Hokusai.
Al momento chiuso per ristrutturazione dovrebbe riaprire a marzo 2018.

...e proseguiamo con una galleria e qualche altro indirizzo:

Kiyoshi Saito "Village scene with persimmons"

S. Watanabe Color Print
Ginza 8-6-19
Chuo-ko
sito informazioni in inglese
Galleria di stampe soprattutto Shin Hanga e Sosaku Hanga, è famosissima e ha sede in Ginza. Potete entrare e curiosare e se avete qualche risparmio comprare delle stampe meravigliose. Ci sono stampe per tutte le tasche anche se ovviamente le più famose hanno il loro giusto prezzo. Io qui per un breve momento ho avuto la gioia di tenere in mano la stampa qui sopra di Kiyoshi Saito, e vederla dal vivo è stata un'emozione grande.


Mi Lab CfShe
presso 3331 Art Chiyoda
6-11-14 Sotokanda
Chiyoda-ku
Tokyo
Il MiLab è un po' un'istituzione per gli appassionati di Mokuhanga: basti pensare che Keiko Kadota, che ne era il cuore pulsante (e che purtroppo ci ha lasciati poco più di un anno fa) è stata colei che più ha lavorato per la diffusione della xilografia giapponese al di fuori del Giappone, e grazie a lei sono nate le conferenze internazionali sulla mokuhanga (la prima a Kyoto nel 2011, la seconda a Tokyo nel 2014 e la terza a Honolulu nel 2017: adesso stiamo lavorando alla quarta che sarà molto probabilmente di nuovo in Giappone, a Nara nel 2020) e si è iniziato ad usare internazionalmente proprio il termine "mokuhanga" per definire quelle stampa realizzate da matrici in legno e stampate con colori ad acqua: il MiLab è anche l'associazione grazie a cui ho sono stata scelta, insieme ad altri 5 artisti,  per partecipare ad una residenza completamente sponsorizzata che mi ha dato modo di trascorrere 40 giorni a lavorare tra Tokyo e il monte Fuji (potete leggere di quella esperienza nel mio vecchio blog a partire da questo post qui). La sede del MiLab a Tokyo si trova tra le mura del centro artistico polifunzionale 3331 Art Chiyoda, e ospita spesso mostre di mokuhanga o corsi brevi della durata di 5 giorni (le residenze, della durata in genere di un mese si svolgono a Kawaguchi-ko, vicino al monte Fuji) quindi vale la pena controllare il calendario per verificare se è in corso qualcosa di interessante.
Una puntata al 3331 Arts io comunque la faccio sempre: una ex scuola media convertita a spazio dedicato all'arte a 360° composto da piccole gallerie, grandi spazi espositivi, laboratori e studi privati, io ci ho lasciato il cuore dopo averci lavorato un mese nel 2016 e se sono a Tokyo ci torno molto volentieri.

Katsutoshi Yuasa "Between man and matter #2"

East Tokyo Mokuhanga Studio
Lo studio di Katsutoshi Yuasa si trova in zona Koiwa Station: Katsu è un artista meraviglioso, oltre ad essere un eccellente maestro e poco più di un anno fa ha deciso di aprire il suo studio-casa ad artisti che vogliono fare un esperienza con la mokuhanga ad hoc, per cui oltre a corsi base tradizionali offre anche mini workshop di perfezionamento per una o due persone: io sono andata a trovarlo per un corso di affilatura delle sgorbie e non potrei raccomandarlo di più: una mezza giornata utilissima e entusiasmante: contattatelo vi email se siete interessati a approfondire alcuni lati di intaglio o stampa, parla inglese benissimo quindi non è necessario conoscere il giapponese.

Tutta la zona di Jinbōchō: delizioso quartiere molto centrale, rimane a forse 10 minuti a piedi dai giardini Imperiali: una via quasi completamente dedicata alle librerie antiquarie, dove trovare oltre a libri antichi (realizzati ovviamente con la xilografia, sì anche quelli che hanno solo testo) anche stampe ukiyo-e più o meno famose. Ormai è difficile fare l'affare, i venditori sanno ovviamente molto bene quello che vendono, però è possibile trovare a modico prezzo riedizioni molto belle.

foto dalla mia pagina instagram

E per finire in bellezza il mercato delle pulci biennale di Setagaya Boroichi: se avete la fortuna di essere a Tokyo a metà dicembre o a metà gennaio, questo mercato è davvero da non perdere. Gigantesco mercato delle pulci, troverete una miriade di banchetti di cose interessanti, e delizie da mangiare: io qui ho comprato un po' di libri di antiquariato, e ho visto diversi banchetti che vedevano stampe, tutti molto seri e professionali. Anche senza la parte mokuhanga è un'occasione da non perdere se capitate nel periodo giusto. E potete terminare la vostra giornata con una visita al templio di Gotōkuji, dove i "maneki neko" (cioè i famosissimi gatti che salutano giapponesi che si vedono in molti locali e negozi) sono nati.

foto dalla mia pagina instagram
Con questo direi che per ora è tutto. Come ho anticipato nell'altro post man mano che scoprirò nuovo angoli di questa stupenda città sarò contenta di condividerli con voi.
Per ora alla prossima volta!
Mata né!

giovedì 20 aprile 2017

parliamo di carta - prima parte


Inizio con questo una serie di piccoli post sugli strumenti e sui materiali che in genere consiglio ai miei corsi: il discorso carta è decisamente complicato, quindi ho pensato di togliermi subito questo tarlo, in più ho avuto la fortuna di poter provare di recente un po' di campioni di carte scolastiche e volevo condividerne i risultati.

L'intenzione iniziale era di farvi un solo post, ma mentre scrivevo l'introduzione mi sono accorta che avrei dovuto tagliarne gran parte e quindi ecco la scelta di dividerlo in due, cominciamo quindi in questo post con una spiegazione su cosa sia esattamente e come venga prodotta la più pregiata carta giapponese mentre nel prossimo post vi parlerò dei risultati dei test da me effettuati su carte più economiche prodotte a macchina.


La carta giapponese, nota come washi è senz'altro una delle meraviglie che vengono dal Sol Levante, non a caso dal 2014 fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Contrariamente a quanto si crede la carta giapponese non è fatta di fibre di riso, bensì con tre diverse fibre chiamate Kozo, Gampi e Mitsumata. Di queste il Kozo, ovvero gelso selvatico, è certamente la più preziosa. Il gelso ha una fibra molto lunga e resistente e crea una carta sottile ma incredibilmente elastica e resistente all'umidità e alla pressione.
La carta così creata è molto resistente e viene utilizzata nei più svariati modi, dal restauro e rilegatura di libri antichi alla creazione di lampade e pannelli-tende, fino alla stampa o la pittura su carta (sumi-e).


In autunno si procede alla raccolta dei ramoscelli di gelso: da questi dopo un lungo processo che richiede precise e ripetute macerazioni,raschiature e lavaggi, eseguiti tutti a mano, si ricava la fibra a cui viene aggiunta una radice mucillaginosa chiamata neri: entrambe vengono messe in grandi vasche contenti acqua pulitissima.

Ogni foglio viene poi creato a mano usando degli speciali telai in bambù immersi e agitati energicamente in questo impasto di fibre e acqua.
La carta che si ottiene dalle fibre di Kozo è la più adatta alla xilografia in quanto estremamente resistente e molto “elastica”, ma anche molto assorbente e deve essere trattata con una speciale mistura di colla e allume (chiamata dosa in giapponese o sizing in inglese) prima che possa essere utilizzata: questa fase aiuta anche il colore a fissarsi meglio nella carta ed è per questo motivo che le stampe Ukiyo-e sono arrivate a noi ancora con colori brillanti e intensi. E' molto importante specialmente quando si è all'inizio e si compra carta fatta a mano controllare se si sta comprando della carta già collata: se il sito da cui state comprando è in inglese controllate che ci sia la dicitura "sized" mentre per i siti giapponesi che ci sia la parola "dosa".


Nel prossimo post i miei consigli sulle carte con il miglior rapporto qualità prezzo per cominciare a stampare!